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È doveroso, innanzitutto, definire cos’è lo smart working e come si struttura questo nuovo rapporto lavorativo – anche se non è del tutto nuovo e mai visto prima, dato che è già presente in Italia da qualche anno per pochi specifici settori e largamente diffuso nel resto del mondo per diverse multinazionali.
Il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali definisce lo smart working “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.” Secondo quanto riportato nella Legge n. 81/2017, la definizione di smart working pone l’accento sulla flessibilità organizzativa e sulla rimodulazione di spazi e orari, ormai non più così statici come nel lavoro in presenza.
Già nel 2015, l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano lo definiva: “una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”.
Ecco che viene a crearsi un nuovo approccio lavorativo e collaborativo all’interno dell’azienda, diverso da quello tradizionale a cui siamo (o eravamo?) abituati; questo comporta la revisione della cultura organizzativa tra le varie mansioni aziendali, la flessibilità rispetto a orari e luoghi di lavoro, la dotazione degli strumenti necessari (pc, tablet, documenti, ecc.) e la struttura di una nuova cultura del lavoro digitale.
Un altro aspetto da non sottovalutare è il recupero della propria quotidianità e dei propri spazi personali e domestici, un tempo fissati all’interno di precisi momenti della giornata. Questa nuova flessibilità lavorativa porta indubbiamente a riconcepire tutto ciò e a trovare un nuovo equilibrio tra vita professionale e privata.
UNA NUOVA GESTIONE DEGLI SPAZI
Una delle regole dello smart working, oltre alla responsabilizzazione dei dipendenti e alla collaborazione a distanza, è sicuramente la tutela della propria privacy. Il tema non affronta solamente la gestione e la protezione dei dati personali online, ma anche gli spazi e i “cameo” familiari che rientrano nell’inquadratura durante i meeting di lavoro. Non solo: avere attorno a sé un ambiente dall’arredo semplice, ordinato e dai colori neutri permette al lavoratore di confinare e separare lo spazio professionale da quello privato. Dal punto di vista comunicativo, inoltre, disporre di uno sfondo il più possibile semplice e neutrale durante un meeting aiuta l’interlocutore a concentrarsi meglio e a non farsi distrarre da oggetti, rumori o colori – apparendo così più interessanti e accattivanti agli occhi di colleghi e clienti. Ecco che, nell’epoca dell’immagine, l’ambiente che ci circonda diventa una sorta di biglietto da visita, una caratteristica estesa del nostro essere e ne determina la percezione che gli altri hanno di noi.
Estetica e comunicazione sono certamente importanti, anche se messe in secondo piano rispetto alla funzionalità: l’organizzazione degli spazi domestici, che devono essere ripensati e sempre più ispirati ai principi di flessibilità, virtualizzazione e collaborazione tra le persone, viene quindi assoggettata a regole e principi di architettura e interior design. Basti pensare agli open space o agli spazi coworking che favoriscono il lavoro collaborativo, la flessibilità e la condivisione di spazi, l’esigenza di contaminazione e la nascita di ambienti ibridi in cui incontrarsi e lavorare allo stesso tempo.
PROGETTO RISTRUTTURABILMENTE CONSIGLIA
Spesso gli spazi per lavorare da casa sono improvvisati, scomodi, poco funzionali e vicini a fonti di distrazione. Ci ritroviamo a lavorare sul divano o in poltrona appoggiando il pc a un tavolino, con conseguenti dolori alla schiena e alla cervicale nel giro di poche ore; oppure al tavolo della cucina dove contemporaneamente i figli fanno i compiti o qualcuno prepara la cena.
Per questo è importante ritagliarsi un angolo della casa funzionale alla propria attività, lontano da tutte le distrazioni familiari e in perfetta armonia con l’arredo già esistente, senza stravolgere completamente la casa.
Ecco 5 consigli di Progetto RistrutturABILMENTE per realizzare il vostro ufficio tra le mura domestiche:
1 – La posizione: assicurati di posizionare una bella scrivania in un angolo della casa tranquillo e poco frequentato per evitare suoni e rumori di disturbo o distrazione. Meglio se vicino a un muro dai toni neutri o pastellati e con un arredo semplice e dalle linee regolari sullo sfondo, per esempio una parete con qualche quadro o poster oppure una libreria ordinata e minimalista.
2 – La luce: l’ideale sarebbe designare la propria postazione lateralmente a una finestra per evitare l’effetto controluce durante le riunioni virtuali e l’affaticamento degli occhi dovuto alla forte riflessione della luce frontale. L’illuminazione naturale e diffusa è sicuramente la miglior soluzione, anche se non sempre attuabile: in caso di poche finestre disponibili, di pioggia o di orari serali consigliamo una lampada a soffitto che illumini uniformemente lo spazio circostante, magari aggiungendo anche una lampada da tavolo indirizzata sulla parete o sul tavolo per ottenere una maggior diffusione luminosa.
3 – La scrivania: le dimensioni consigliate sono di almeno 120/150 cm di lunghezza e 80 cm di profondità, in modo da avere abbastanza spazio per posizionare un laptop, un tablet e alcuni documenti. In caso di spazi ridotti, sconsigliamo una forma ovale o rotonda: optare per una classica forma rettangolare con cassetti è l’ideale per tenere ordinati faldoni e cartelle, oltre che per sistemare una stampante senza occupare ulteriore spazio sul piano di lavoro. Se l’obiettivo è sfruttare al massimo lo spazio a disposizione, questa soluzione permette di mantenere ordinata la propria postazione senza creare ingombri eccessivi.
4 – La sedia: scegliere una buona sedia ergonomica è fondamentale per chi lavora in smart working. Se non sono presenti tappeti o pavimenti pregiati, consigliamo una sedia su ruote, regolabile in altezza e con lo schienale abbastanza alto per sorreggere la zona lombare e mantenere una postura corretta. Oggigiorno si trovano in commercio molte sedie da ufficio in grado di combinare design, estetica e caratteristiche tecniche: questo faciliterà l’acquisto di un oggetto fondamentale per il lavoro che sia al tempo stesso funzionale e in armonia con l’arredamento del contesto abitativo.
5 – L’estetica e il colore: non sottovalutate la parte emozionale dello spazio! Gli interni della stanza devono trasmettere energia positiva, calma e concentrazione. Per quanto riguarda il colore, generalmente consigliamo una palette neutra o bianca (esistono tantissime sfumature di bianco!) o ancora dalle tonalità pastello in grado di comunicare un’attitudine ferma e rilassata alla giornata lavorativa. Come già anticipato, colori troppo accesi (soprattutto sullo sfondo) e vividi contrasti potrebbero generare fastidi e distrazioni, sia per il lavoratore sia per gli interlocutori durante un meeting. Se però siete amanti del colore e volete che il vostro spazio rifletta la vostra vena artistica, vi consigliamo di rivolgervi a professionisti di interior e colour design per abbinare al meglio anche le tonalità più forti: i nostri esperti sapranno anche consigliarvi i migliori prodotti di arredo adatti al vostro gusto e stile.
SERVIZI DI PROGETTO RISTRUTTURABILMENTE
Per la rivisitazione e la riprogettazione degli spazi in funzione di un nuovo assetto organizzativo professionale, Progetto RistrutturABILMENTE offre numerosi servizi per rispondere ad ogni esigenza del Cliente. Anche online!
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LA NOSTRA REALTÀ SMART
In termini di produttività, raggiungimento degli obiettivi, responsabilità e fiducia reciproca, Progetto RistrutturABILMENTE è un forte sostenitore dello smart working e della sua struttura così flessibile e dinamica. Oltre a migliorare la qualità della vita dei lavoratori, crediamo che questo nuovo approccio lavorativo non possa essere ridotto al semplice “lavorare da casa“. La nostra esperienza di team giovane, digitale e dinamico, ci ha dimostrato come questo sia invece un nuovo modo di formare professionisti più consapevoli e organizzati, appassionati del proprio lavoro e soddisfatti degli obiettivi raggiunti.
Per questi motivi, siamo sempre alla ricerca di nuove figure professionali da inserire all’interno del nostro network esteso in tutta Italia.
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